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Anche la chirurgia plastica ha il suo sex symbol!

Dottor ReyIl sito del Dottor Rey è come quello di un divo di Holliwood!

La prima impressione? Di trovarci di fronte a un personaggio di qualche fiction che incarna il dottore più famoso di Beverly Hills e forse del mondo…Difficile credere che quel bel giovanotto con l’aria spavalda sia veramente un chirurgo plastico. Difficile anche a causa del fatto che la grafica e le componenti del sito non sono proprio all’insegna della sobrietà e della professionalità. Del prospetto classico dell’home page dei siti web sanitari che sembrano riproporre i colori e l’austerità dell’ambiente ospedaliero, qui non c’è traccia. Al contrario i colori si mescolano, la presentazione di dvd, reality show, partecipazioni televisive, interviste si affiancano alle informazioni inerenti alla professione del Dottore. La stessa foto con la quale viene presentato il Dottor Robert Rey in canotta, non è esattamente come potremmo immaginarcela se ci dicessero di andare nel sito di un noto Chirurgo plastico. Il discorso cambia se alla parola Dottore ci aggiungiamo 90210. A destra, in basso sempre nell’home page, è possibile linkare su un icona che ci fa visionare un video, dove il Dottor Rey esibisce le sue capacità come combattente di arti marziali.

Alla faccia di chi preferisce rimanere nell’ombra, il Dottor Rey ha tutt’altra filosofia e si può dire che in questo caso la notorietà paga! E non poco!

La chirurgia estetica può migliorare la forma anche di polpacci e glutei

La chirurgia estetica di aumento del volume dei polpacci e dei glutei consente di modificare la forma e le dimensioni dei polpacci e dei glutei troppo piccoli migliorando l’armonia del corpo e il proprio senso di autostima.

Quali sono i rischi e le complicanze di questo tipo di intervento?

L’aumento del volume dei polpacci e dei glutei è una procedura chirurgica relativamente semplice che dà in genere ottimi risultati, di grande soddisfazione sia per il paziente che per il chirurgo che la esegue.
Occorre però non sottovalutare la natura e i rischi di un intervento chirurgico e non cadere nella tentazione di rivolgersi a medici non specialisti che offrono prestazioni a basso costo in strutture non autorizzate (centri estetici, ambulatori, ecc.), perché si tratta comunque di un vero e proprio intervento chirurgico, dove le complicanze sono rare ma possono accadere ed essere facilmente risolte solo se l’intervento è eseguito da uno specialista in chirurgia plastica all’interno di strutture debitamente autorizzate.
Per diminuire i rischi di complicanze è importante seguire attentamente i consigli e le istruzioni che vi darà il chirurgo prima e dopo l’intervento.
I fumatori dovrebbero limitare l’uso di sigarette perché il fumo può aumentare il rischio di complicanze e causare ritardi di guarigione.

Come si svolge la visita pre-operatoria?

La chirurgia estetica dei polpacci e dei glutei è un intervento molto personalizzato che, come tale, necessita di un’accurata visita specialistica.
Durante la prima visita il chirurgo dovrà valutare la forma e le dimensioni dei polpacci e dei glutei e illustrarvi le possibili modificazioni di forma e di volume che la più moderna tecnica chirurgica mette a disposizione per il vostro caso.
L’aumento di volume dei polpacci e dei glutei può essere conseguito mediante l’impianto di protesi di gel di silicone (simili a quelle utilizzate nella mastoplastica additiva) o mediante il trasferimento di tessuto adiposo (grasso) prelevato da una parte del vostro corpo (lipofilling).
Il chirurgo dovrà inoltre valutare le vostre condizioni di salute per escludere la presenza di alterazioni (quali pressione alta, problemi di coagulazione o di cicatrizzazione) che potrebbero influire sul risultato finale dell’intervento.
Prima dell’intervento riceverete istruzioni ben precise sull’alimentazione pre e post-operatoria, sull’assunzione di farmaci, alcool e sigarette.
Al termine della visita il chirurgo, d’accordo con voi, sceglierà la tecnica chirurgica più appropriata illustrandovi la tipologia di protesi da utilizzare o le zone del vostro corpo da cui prelevare il grasso da impiantare.
Le protesi utilizzate nella chirurgia di aumento del volume dei polpacci e dei glutei sono costituite da un involucro esterno di silicone e da un contenuto interno di gel di silicone.
A seconda della forma che il chirurgo plastico vuole ottenere si può scegliere una protesi rotonda, allungata o con profilo anatomico o a goccia.
La maggior parte delle case produttrici garantiscono le protesi per circa dieci anni, dopodichè consigliano la loro sostituzione per evitare eventuali deformazioni o sgonfiamenti delle protesi dovuti all’uso prolungato delle stesse.
La sostituzione delle protesi può essere una questione di scelta personale (nel caso si voglia cambiare il tipo o la dimensione della protesi) o una necessità dovuta all’insorgere di complicanze (es. dislocazione o contrattura capsulare) e può avvenire a distanza di pochi anni o dopo 10-20 anni dall’intervento chirurgico.

Dove vengono fatte le incisioni?

Le vie di accesso maggiormente utilizzate nella chirurgia di aumento del volume dei polpacci e dei glutei sono, rispettivamente, la piega poplitea (dietro il ginocchio) e la piega interglutea.
Le incisioni sono poco visibili in quanto rimangono nascoste nelle pieghe cutanee dei polpacci o dei glutei.

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Ipoplasia della regione glutea e dei polpacci

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Impianto di speciali protesi al gluteo e ai polpacci

Che tipo di anestesia viene praticata?

La chirurgia estetica dei polpacci e dei glutei può essere eseguita in anestesia loco-regionale con sedazione (ciò significa che sarete svegli ma rilassati e insensibili al dolore), in regime di day-hospital, oppure in anestesia generale con una o due notti di ricovero in clinica.

Quanto dura l’intervento di aumento del volume dei polpacci o dei glutei?

L’intervento dura 1-2 ore e termina con una medicazione compressiva.

Qual è il decorso post-operatorio?

Nelle 48 ore successive all’intervento di aumento del volume dei polpacci o dei glutei dovrete rimanere a riposo.
A partire dal terzo giorno potrete riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune, bagni turchi e l’esposizione al sole.
Nei primi due giorni potranno verificarsi gonfiore, ecchimosi e dolore nella regione trattata (soprattutto nel caso di impianto di protesi glutee).
Dopo 7 giorni potrete riprendere la vostra attività lavorativa se non eccessivamente faticosa.
A quattro settimane dall’intervento chirurgico riprenderete progressivamente a svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva.

Problemi di pelle o adipe in eccesso nell’addome? Ecco la soluzione: L’Addominoplastica

L’addominoplastica, nota più comunemente come chirurgia plastica dell’addome, è un intervento molto richiesto in chirurgia estetica. L’addominoplastica consente di rimuovere l’eccesso di cute e di grasso dalla parte superiore e inferiore dell’addome e di tonificare i muscoli della parete addominale. La chirurgia estetica dell’addome permette di migliorare decisamente l’aspetto di una pancia rilassata e/o prominente eliminando l’eccesso di pelle, l’accumulo localizzato di grasso e la lassità dei muscoli addominali.

Per chi è indicato questo tipo di intervento?

L’intervento di addominoplastica è particolarmente indicato per coloro che pur avendo una discreta forma fisica presentano un rilevante accumulo di grasso (pancia) o un’eccessiva lassità della parete addominale che non è possibile migliorare né con la dieta né con l’esercizio fisico. L’addominoplastica è quindi molto richiesta dalle donne che hanno avuto una o più gravidanze o da pazienti che a causa dell’età avanzata, di un drastico dimagrimento o di precedenti interventi chirurgici presentano un rilassamento dei muscoli addominali e una perdita di elasticità cutanea che non è più possibile recuperare.

Esistono limiti di età per sottoporsi all’addominoplastica?

Non esistono limiti di età per sottoporsi a questa procedura chirurgica, ma è preferibile rimandare l’intervento nelle donne che stiano pianificando future gravidanze, in quanto l’aumento della pressione endoaddominale potrebbe separare nuovamente i muscoli che sono stati riparati durante l’intervento di addominoplastica. I pazienti in sovrappeso dovrebbero sottoporsi prima ad una dieta e solo successivamente ad un intervento di addominoplastica onde evitare di dover ricorrere nuovamente al chirurgo plastico per eliminare gli eccessi di pelle conseguenti al futuro dimagrimento.

Quali sono i rischi e le complicanze di questo tipo d’intervento?

L’addominoplastica è una procedura chirurgica relativamente complessa. Quando questo tipo di intervento viene eseguito da uno specialista in chirurgia plastica, esperto nel modellamento corporeo (body contouring) e in strutture autorizzate, i risultati sono generalmente molto buoni. Si tratta comunque di una procedura chirurgica vera e propria dove le complicanze (sanguinamento, sieroma, perdita di sensibilità della regione addominale e infezione) sono rare ma possono accadere ed essere agevolmente risolte solo se l’intervento è eseguito da uno specialista all’interno di strutture debitamente attrezzate. Per ridurre i rischi di complicanze è comunque fondamentale seguire attentamente i consigli e le istruzioni che vi darà il chirurgo prima e dopo l’intervento. I fumatori dovrebbero diminuire l’uso di sigarette perché il fumo può aumentare il rischio di complicanze e causare ritardi di guarigione.

Come si svolge la visita pre-operatoria?

L’addominoplastica è un intervento molto personalizzato che, come tale, necessita di un’accurata visita specialistica. Durante la prima visita il chirurgo dovrà valutare la quantità e la localizzazione dei depositi di grasso presenti nell’addome, l’elasticità della cute, l’eventuale eccesso di pelle e la tonicità dei muscoli della parete addominale, e illustrarvi gli obiettivi e i risultati estetici che è possibile ottenere. Il chirurgo dovrà inoltre valutare le vostre condizioni di salute per escludere la presenza di alterazioni (quali pressione alta, problemi di coagulazione o di cicatrizzazione) che potrebbero influire sul risultato finale dell’intervento. Prima dell’intervento riceverete istruzioni specifiche relative all’alimentazione pre e post-operatoria, all’assunzione di farmaci, alcool e sigarette. Al termine della visita il chirurgo, d’accordo con voi, sceglierà la procedura chirurgica più indicata al vostro caso. Se il tono muscolare e l’elasticità della pelle sono buoni e si vuole eliminare un accumulo di grasso localizzato nella regione addominale, può essere sufficiente procedere ad una liposuzione o ad una liposcultura. Se il deposito di grasso e l’eccesso di pelle sono limitati all’area al di sotto dell’ombelico, è possibile effettuare un intervento chirurgico meno complesso chiamato miniaddominoplastica. Se, invece, il deposito di grasso e gli altri inestetismi sopra descritti sono localizzati anche nella parte superiore dell’addome e sui fianchi, occorrerà procedere ad un’addominoplastica completa, talvolta unita ad una liposuzione.

Che tipo di anestesia viene praticata?

L’addominoplastica viene normalmente eseguita in anestesia generale e in regime di ricovero in clinica per due notti. In alcuni casi (miniaddominoplastica o piccola liposuzione) l’intervento può essere eseguito in anestesia locale o locoregionale e in regime di day hospital.

Dove vengono fatte le incisioni?

Nell’intervento di addominoplastica l’incisione viene fatta al di sopra della regione pubica e sarà cura del chirurgo personalizzare la cicatrice in modo che resti sempre nascosta all’interno dello slip.

Quanto dura l’intervento?

L’intervento di addominoplastica dura circa tre ore, è poco doloroso e termina con una fasciatura che dovrete mantenere per circa tre settimane.

Qual è il decorso post-operatorio?

Nelle 48 ore successive all’intervento di addominoplastica dovrete rimanere a riposo con le gambe flesse e il dorso sollevato. A partire dal terzo giorno potrete riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune e bagni turchi. Nei primi due giorni potranno apparire gonfiore ed ecchimosi intorno alla regione trattata. Dopo 7-10 giorni potrete riprendere la vostra attività lavorativa se non eccessivamente faticosa. A tre settimane dall’intervento chirurgico riprenderete progressivamente a svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva.

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I segreti per evere un nasino alla “francesina”: la Rinoplastica

La rinoplastica, nota anche come chirurgia di rimodellamento del naso, è uno degli interventi più richiesti in chirurgia estetica.
La rinoplastica consente di modificare la forma e le dimensioni del naso migliorando l’armonia del viso senza però stravolgere la sua fisionomia.
Più esattamente, la chirurgia estetica del naso consente di aumentare o diminuire le dimensioni del naso (troppo piccolo, troppo grande o troppo largo), cambiare la forma del dorso (incavato o con presenza di gobba o gibbo) e della punta (troppo larga, troppo stretta o troppo lunga), modificare l’ampiezza delle narici e cambiare l’angolo tra la fronte e il naso o tra il naso e il labbro superiore.
Con questo tipo di intervento è possibile correggere anche difetti post-traumatici o presenti dalla nascita e problemi respiratori. Se le difficoltà respiratorie sono causate dalla deviazione del setto nasale è necessario procedere contemporaneamente ad un intervento di “settoplastica” al fine di modellare e riposizionare il setto nasale deviato.

Non esistono limiti di età per sottoporsi a questo tipo di intervento, ma è preferibile aspettare la fine dello sviluppo delle strutture ossee e cartilaginee che avviene generalmente intorno ai 15-16 anni.

Quali sono i rischi e le complicanze di questo tipo di intervento?

La chirurgia di rimodellamento del naso è uno degli interventi di chirurgia estetica più difficili e complessi. Quando questo tipo di intervento viene eseguito da uno specialista in chirurgia plastica, esperto nel modellamento del naso e in strutture autorizzate, i risultati sono generalmente molto buoni. Si tratta comunque di una vera e propria procedura chirurgica dove le complicanze (sanguinamento, infezione) sono rare ma possono accadere ed essere agevolmente superate solo se l’intervento è eseguito da uno specialista in chirurgia plastica all’interno di strutture debitamente autorizzate.
Per ridurre i rischi di complicanze è comunque fondamentale seguire esattamente i consigli e le istruzioni che vi darà il chirurgo prima e dopo l’intervento.
I fumatori dovrebbero diminuire l’uso di sigarette perché il fumo può aumentare il rischio di complicanze e causare ritardi di guarigione.

Come si svolge la visita pre-operatoria?

La rinoplastica è un intervento molto personalizzato che, come tale, necessita di un’accurata visita specialistica.
Durante la prima visita il chirurgo dovrà valutare la forma e le dimensioni del naso, verificare la presenza di eventuali difetti estetici e/o funzionali e illustrarvi le possibili modificazioni armoniche della forma, del profilo e dell’estetica del vostro naso.
Tali correzioni potranno essere visualizzate mediante l’elaborazione computerizzata di foto digitali del vostro viso.
Il chirurgo dovrà inoltre valutare le vostre condizioni di salute per escludere la presenza di complicazioni (quali pressione alta, problemi di coagulazione o di cicatrizzazione) che potrebbero influire sul risultato finale dell’intervento. Al termine della visita il chirurgo, d’accordo con voi, sceglierà la forma del naso più adatta alla fisionomia e all’estetica del vostro volto.
Prima dell’intervento riceverete istruzioni specifiche sull’alimentazione pre e post-operatoria e sull’assunzione di farmaci, alcool e sigarette.

Che tipo di anestesia viene praticata?

La rinoplastica viene generalmente eseguita in anestesia generale con ricovero in clinica per una o due notti. Talvolta rinoplastiche di modesta entità possono essere eseguite in anestesia locale con sedazione (ciò significa che sarete svegli ma rilassati e insensibili al dolore) e in regime di day-hospital.

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Quanto dura l’intervento?

L’intervento di rinoplastica dura circa un’ora, è del tutto indolore e termina con l’applicazione di un piccolo gesso fermato sul dorso del naso con due cerotti, ma senza l’uso di tamponi.

Qual è il decorso post-operatorio?

Nelle 48 ore successive all’intervento di rinoplastica dovrete rimanere a riposo con la testa sollevata.
A partire dal terzo giorno potrete riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune e bagni turchi, l’esposizione al sole, l’assunzione di cibi e bevande molto calde e limitando al massimo l’uso degli occhiali.
Nei primi due giorni potranno apparire gonfiore ed ecchimosi intorno agli occhi. Molto raramente si possono verificare sanguinamenti che necessitano dell’uso di tamponi.
Dopo sette giorni dall’intervento il chirurgo procederà alla rimozione del gesso e il vostro naso, inizialmente gonfio ed edematoso, assumerà giorno dopo giorno la forma armonica che era stata concordata prima dell’intervento.
Un certo gonfiore potrà persistere anche per parecchie settimane soprattutto sulla punta del naso.

La chirurgia estetica delle orecchie: L’Otoplastica

La otoplastica, nota più comunemente come chirurgia estetica delle orecchie, è una procedura chirurgica che consente di modificare la forma, le dimensioni e l’attaccatura delle orecchie migliorando l’armonia del viso e il proprio senso di autostima.

Più esattamente la otoplastica consente di riposizionare e rimodellare le orecchie prominenti (cosiddette orecchie “a ventola”, “a sventola” o “ad ansa”) e di correggere difetti presenti dalla nascita o post-traumatici (mancanza o perdita parziale o completa dell’orecchio, orecchie troppo piccole o troppo grandi, lobo troppo largo o troppo lungo, ecc.) ed esiti di interventi demolitivi del padiglione auricolare conseguenti all’asportazione di tumori.

Non esistono limiti di età per sottoporsi ad una otoplastica, ma è preferibile aspettare la fine dello sviluppo del padiglione auricolare o l’insorgere di una forte motivazione personale.
Nei bambini questo tipo di intervento è eseguito generalmente tra i 6 e i 14 anni cioè nell’età in cui certi difetti estetici diventano fonte di imbarazzo nel rapporto con i coetanei e possono dare origine a profonde insicurezze.
La otoplastica è comunque richiesta frequentemente anche dagli adulti e consente di ottenere lo stesso ottimo risultato estetico.

.Quali sono i rischi e le complicanze di questo tipo di intervento?

La chirurgia estetica delle orecchie è una procedura chirurgica abbastanza semplice. Quando questo tipo di operazione viene eseguito da uno specialista in chirurgia plastica, esperto nel modellamento del padiglione auricolare, all’interno di strutture autorizzate, i risultati sono generalmente molto buoni.
Si tratta comunque di una procedura chirurgica vera e propria dove le complicanze (infezioni ed ematomi) sono rare ma possono accadere ed essere agevolmente risolte solo se l’intervento è eseguito da uno specialista all’interno di strutture debitamente autorizzate.
Per ridurre i rischi di complicanze è comunque fondamentale seguire attentamente i consigli e le istruzioni che vi darà il chirurgo prima e dopo l’intervento.
I fumatori dovrebbero diminuire l’uso di sigarette perché il fumo può aumentare il rischio di complicanze e ritardi di guarigione.

Come si svolge la visita pre-operatoria?

La otoplastica è un intervento molto personalizzato che, come tale, necessita di un’accurata visita specialistica.
Durante la prima visita il chirurgo dovrà valutare la forma e le dimensioni delle orecchie, che spesso sono molto diverse fra di loro, e illustrarvi la tecnica chirurgica più appropriata per conseguire il miglior risultato possibile.
Il chirurgo dovrà inoltre valutare il vostro stato di salute per escludere alterazioni quali pressione alta, problemi di coagulazione o di cicatrizzazione, che potrebbero alterare il risultato finale dell’intervento.
Al termine della visita il chirurgo, d’accordo con voi, sceglierà la forma delle orecchie più adatta alla fisionomia e all’estetica del vostro volto.
Prima dell’intervento riceverete istruzioni specifiche sull’alimentazione pre e post-operatoria, sull’assunzione di farmaci, alcool e sigarette.

Che tipo di anestesia viene praticata?

La otoplastica viene normalmente eseguita in regime di day-hospital.
L’intervento dura circa due ore e viene generalmente eseguito negli adulti in anestesia locale con sedazione (ciò significa che sarete svegli e rilassati ma insensibili al dolore) e nei bambini in anestesia generale.

Le incisioni sono visibili?

Nella otoplastica le incisioni sono assolutamente invisibili in quanto nascoste dietro il padiglione auricolare.

Quanto dura l’intervento?

L’intervento di otoplastica dura circa due ore, è indolore e termina con una medicazione “a turbante” che deve essere mantenuta per circa due giorni.

Qual è il decorso post-operatorio?

Nelle 48 ore successive all’intervento di otoplastica dovrete rimanere a riposo con la testa sollevata.
A partire dal terzo giorno potrete riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune e bagni turchi, l’esposizione al sole e l’uso degli occhiali.
Nelle prime 48 ore si possono verificare gonfiore ed ecchimosi intorno alla regione trattata.
Raramente si possono verificare infezioni, ematomi o cicatrici cheloidee.
Dopo 3-4 giorni potrete riprendere la vostra attività lavorativa se non eccessivamente faticosa.
A due settimane dall’intervento chirurgico riprenderete progressivamente a svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva.

Mastoplastica additiva

Il seno nella donna rappresenta l’organo dell’allattamento e quindi simbolo della maternità, allo stesso tempo è uno degli attributi sessuali più importanti. Nell’estetica del corpo femminile ha una notevole rilevanza, nella sua variabilità di forme e di volume. Un bel seno può avere varie forme, anche se in chirurgia estetica teniamo conto di alcune misure accettate universalmente. Anche il volume, che in passato si diceva dover essere contenuto in un palmo di mano, oggi, attraverso l’immagine che ci viene presentata con la televisione ed i giornali, può variare ampiamente con tendenza all’esagerazione.

Naturalmente l’età ha una notevole importanza nella forma e nel volume del seno in quanto nelle giovani la mammella tende ad avere un aspetto semisferico a goccia, con capezzolo al centro proiettato in avanti e leggermente in alto. Con il passare degli anni la metà superiore tende a perdere la convessità appiattendosi in seguito allo svuotamento dovuto allo scivolamento in basso, per effetto gravitazionale, del contenuto mammario. La pelle cede al peso, la metà inferiore si riempie e scende fino a determinare il seno ptosico….

Per leggere l’articolo per intero:

http://www.lospecchiodellacitta.it/popup.asp?id1=1&Numero=0&IDAnno=0&Azione=Find&ID=1900

Gianlorenzo Orazi

Pubblicato su “Lo Specchio della città”

Reality show sulla chirurgia estetica…

DR. 90210

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Dr. 90210: Dr. Rey, padre e marito perfetto! – DR. 90210 e’ una serie TV di documentari reality sulla vita e la professione di un chirurgo plastico a Beverly Hills…

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Infondo è quello che interessa….

Per affrontare tematiche specifiche inerenti ai diversi interventi di chirurgia estetica, ho pensato che ciò che potesse interessare agli utenti di questo blog fosse l’opinione diretta di un esperto, più che una raccolta di notizie indiretta, come sarebbe stato nelle mie potenzialità. Per questo motivo ho pubblicato, alcuni degli articoli rilasciati dal Dottore Orazi al periodico della provincia di Pesaro-Urbino, “Lo Specchio della città” alcuni anni fa.

Gli interventi esaminati sono:

  • liposuzione
  • blefaroplastica
  • mastopessi
  • ginecomastia
  • lifting

Se desiderate porgere delle domande aggiuntive, sarò ben felice di integrare le informazioni già pubblicate con delle nuove.

Lifting

L’invecchiamento provoca notevoli cambiamenti sui tessuti del viso coinvolgendo in questa involuzione pelle, muscoli e trama vascolare. La pelle, formata da uno strato più superficiale (epidermide) e da uno strato più profondo (derma) va incontro a cambiamenti istologici con ispessimento dello strato corneo superficiale, assottigliamento e impoverimento dello strato germinativo, diminuzione della sintesi di collagene, con perdita di elasticità delle sue fibre. Il tessuto adiposo sottocutaneo va in atrofia con disidratazione e riduzione del suo spessore. Le fibre muscolari si assottigliano con diminuzione di tono e conseguente caduta dello strato cutaneo sovrastante. Questi cambiamenti inesorabilmente colpiscono ogni individuo ma in base alle proprie caratteristiche genetiche tendono ad anticipare o posticipare la loro apparizione. Inoltre alcuni fattori esterni possono intervenire negativamente: malattie, malnutrizione, fumo o fattori ambientali quali il freddo eccessivo e l’esposizione al sole possono accelerare l’invecchiamento cutaneo in maniera consistente. In particolare i raggi solari (ultravioletti B ed A) portano ad uno scompaginamento della trama del tessuto collagene ed elastico e degenerazione attinica della pelle…

Per leggere l’articolo per intero:

http://www.lospecchiodellacitta.it/popup.asp?id1=1&Numero=0&IDAnno=0&Azione=Find&ID=3309

Gianlorenzo Orazi

Articolo pubblicato su “Lo Specchio della città”

Ginecomastia

Per ginecomastia si intende una ipertrofia della ghiandola mammaria maschile spesso associata ad aumento di tessuto adiposo; qualche volta il tessuto adiposo è il solo responsabile dell’aumento volumetrico del seno (adipomastia).
Le cause di tale problematica sono da far risalire a disturbi endocrini con eccesso di produzione di estrogeni e con una particolare recettività locale ad essi. Queste cause sono riscontrabili soprattutto in età puberale e senza alcun trattamento la maggior parte sono destinate a scomparire verso i venti anni di età. Nell’adulto invece è preponderante l’eccesso adiposo con o senza ipertrofia, spesso lieve, della ghiandola. Bisogna invece stare ben attenti all’aumento unilaterale del volume della ghiandola nell’adulto che può porre il sospetto di malignità; in questi casi gli esami ematochimici e quelli strumentali (mammografia) possono risolvere il quesito.

Se, come abbiamo visto, nell’individuo adolescente l’approccio deve essere di attesa in quanto l’aumento volumetrico del seno è generalmente transitorio e si risolve entro due-tre anni, in un secondo momento vi è l’indicazione chirurgica per risolvere un problema di natura quasi esclusivamente estetica. E proprio perché il fine è quello estetico la chirurgia dovrà perseguire essenzialmente due obiettivi:

  • rimodellamento della regione mammaria con ripristino della morfologia tipicamente maschile
  • residui cicatriziali praticamente invisibili.

Per decidere quale intervento eseguire bisognerà tener conto della predominanza più o meno evidente di ghiandola o di grasso. Distinguiamo tre casi: ……

http://www.lospecchiodellacitta.it/popup.asp?id1=1&Numero=0&IDAnno=0&Azione=Find&ID=3207

Gianlorenzo Orazi

Pubblicato su “Lo Specchio della città”


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